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III Congreso Internacional Historia a Debate Santiago de Compostela

IV Congreso Internacional Historia a Debate
Santiago de Compostela, 15-19 de diciembre de 2010

Dirección


Ponencias aceptadas

Sección I. 4. Historiador, público y valores

Autor

Rolando Dondarini (Università di Bologna, Italia)

Título

Scoprirsi eredi e protagonisti della Storia. Le esperienze della "Festa della Storia"

Resumen

Chiedersi se la conoscenza storica, con tutti i suoi limiti, possa avere qualche valore formativo, non è mai superfluo; soprattutto per chi svolge funzioni connesse con la sua diffusione. A giudicare dalle falsificazioni, dalle deformazioni e dalle strumentalizzazioni con cui spesso la si propone, si potrebbe essere indotti ad una risposta negativa. Ma è proprio da questa constatazione che emerge l’esigenza di disporre e fruire di una conoscenza quanto più ampia, quale antidoto efficace all’uso distorto che troppo spesso ne viene fatto. Lo confermano alcune considerazioni elementari sulle motivazioni che le rendono proficua.

Le vicende personali e collettive di cui ciascuno è soggetto e partecipe non cominciano affatto con l’esistenza vissuta, ma ben prima. Dentro e intorno a noi sopravvivono i retaggi e i lasciti - spesso involontari, ma non per questo meno incisivi - delle innumerevoli persone e generazioni che ci hanno preceduto donne e uomini, che da vinti o da vincitori, da protagonisti o da comparse, hanno sofferto e gioito, amato e odiato, dai lontani tempi della protostoria fino ad oggi.

Di conseguenza attraverso tutti i suoi componenti ogni comunità eredita, conserva e trasforma un ricco e articolato patrimonio composto da elementi corporei e incorporei, che può essere valorizzato e reso fruibile per mezzo di attività tese a rintracciare, conoscere ed apprezzare tutti gli apporti del passato, conferendo maggior consapevolezza e capacità di scelta tanto alle generazioni attuali quanto a quelle future.

Inoltre se condiviso e rispettato in tutte le sue venature, quel patrimonio può divenire occasione di coesione e di edificazione di ppartenenze ed identità collettive, radicate e condivise, ma anche dinamiche e vitali, perché aperte a nuovi apporti.

Per favorire tali opportunità occorre promuovere forme di dialogo tra le sedi e le istituzioni deputate alla ricerca, allo studio e all’insegnamento della storia e le altre componenti della comunità, inducendo gli studiosi e gli esperti ad aprirsi alla vasta platea di una società sempre più composita.

Ne è un esempio la "Festa della Storia" che già da sette anni ha in Bologna il fulcro di un’ampia trama di apporti e contributi. Con convegni, conferenze, spettacoli, mostre che si tengono prevalentemente nella settimana centrale di ottobre in palazzi, piazze, strade, chiese, chiostri, teatri e sedi scolastiche e amministrative, vi si affrontano gli argomenti più dibattuti ed attuali della storiografia le radici e gli antecedenti del presente, gli enigmi irrisolti, le eredità, i misteri, le premesse e le prospettive delle questioni legate all’ambiente, all’economia, alle relazioni, alle comunicazioni.

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